Il Consorzio Altromercato ci ha mandato una comunicazione relativa agli aumenti del prezzo del caffè che si verificheranno a partire dal 28 maggio 2025, a seguito della fortissima criticità riguardo all’acquisto della materia prima “caffè” e al suo incremento di costo di acquisto, ad oggi prevedibile per il prossimo fiscale intorno al +60%. Di seguito le evidenze principali.
PANORAMICA SULL’ANDAMENTO DEI PREZZI DEL CAFFÈ A NEW YORK E LONDRA
Mercato del caffè e dinamiche di borsa:
• New York (ICE – Intercontinental Exchange):
La borsa del caffè a New York è storicamente il principale punto di riferimento per il caffè arabica. I prezzi su questo mercato sono influenzati da variabili quali: condizioni meteorologiche nei principali paesi produttori (in particolare Brasile ed America Centrale), fluttuazioni valutarie, dinamiche globali di domanda e offerta. Negli ultimi anni si è osservato un trend al rialzo, dovuto in parte a condizioni climatiche avverse e a una domanda in crescita nei mercati emergenti. In particolare, se osserviamo gli ultimi 12 mesi, il costo è più che raddoppiato (+110%, da Mar24 a Feb25).
• Londra (LND):
Sebbene Londra non rappresenti il centro storico per il trading del caffè come New York, il mercato londinese ha acquisito importanza come hub finanziario internazionale grazie all’aumento delle quote della varietà robusta. Le quotazioni, in parte derivanti dai contratti e dalle negoziazioni effettuate da operatori internazionali, riflettono l’andamento globale del mercato. Anche su questa Borsa l’aumento dei prezzi si è reso evidente negli ultimi anni, in linea con le dinamiche viste a New York (+70%, da Mar24 a Feb25).
FATTORI DI INCREMENTO IN GENERALE
• Condizioni climatiche:
Le annate recenti hanno visto eventi climatici estremi – come gelate, siccità e piogge intense – nei principali paesi produttori (ad esempio Brasile, Vietnam e paesi dell’Africa orientale). Questi eventi hanno ridotto le rese e aumentato l’insicurezza di approvvigionamento, spingendo i prezzi verso l’alto.
• Aumento dei costi di produzione:
I costi per la manodopera e l’energia sono aumentati, impattando in modo diretto sul costo finale del prodotto. Questi aumenti sono spesso traslati lungo la filiera, giustificando una parte dell’incremento di listino.
• Fluttuazioni del cambio:
La variazione dei tassi di cambio, in particolare il rapporto tra dollaro e le valute dei paesi produttori, ha reso il caffè più costoso quando si convertono le monete locali in dollari o sterline, con un impatto diretto sui costi.
• Differenze tra arabica e robusta:
Da notare, fra l’altro, che la robusta ha mostrato variazioni più accentuate rispetto all’arabica, vincolando fortemente lo sviluppo di nuove ricette per minimizzare l’incremento costi. Le dinamiche di mercato, infatti, per la robusta sono influenzate in maniera più diretta da fattori locali nei paesi produttori (come il Vietnam) e da una crescente domanda legata a specifiche applicazioni (ad esempio, nella produzione di caffè espresso e miscele particolari).
Negli ultimi anni e, soprattutto, da fine 2024, il mercato del caffè ha subito un notevole rialzo dei prezzi su entrambe le principali borse (New York e Londra), influenzato da una combinazione di fattori climatici, costi di produzione e dinamiche della domanda globale. In particolare:
• Robusta: l’aumento è stato particolarmente marcato a causa di una crescente domanda (dovuta alla maggiore richiesta per la sua capacità di garantire una buona qualità, corposità ed estrazione in condizioni di alta pressione, tipiche delle moderne macchine da caffè espresso, ed anche grazie al suo costo più contenuto rispetto all’arabica, che ne ha aumentato la domanda per ricette specifiche), problemi di produzione (infrastrutture locali inadeguate, politiche agricole instabili e condizioni climatiche non favorevoli che hanno contribuito a una diminuzione dell’offerta) e una concorrenza crescente (aumento generalizzato della domanda globale).
• Arabica: la sensibilità ai cambiamenti climatici (l’arabica è particolarmente sensibile alle variazioni climatiche e alle malattie, motivo per cui condizioni meteorologiche avverse, come quelle che stanno apportando i noti cambiamenti climatici, possono ridurre drasticamente la produzione) e la crescente richiesta di trasparenza e tracciabilità (per esempio l’entrata in vigore della nuova regolamentazione EUDR che ha ridotto le disponibilità di prodotto perché in parte non ancora “formalmente tracciabile”) hanno quindi condotto a un incremento dei prezzi di acquisto.